Incastri
Le dita di Riccardo sorvolarono il tavolo per qualche istante prima di posarsi su una delle tessere. I suoi occhi la fissarono strizzando le grandi palpebre azzurre. “È uguale alle altre!”
Le dita di Riccardo sorvolarono il tavolo per qualche istante prima di posarsi su una delle tessere. I suoi occhi la fissarono strizzando le grandi palpebre azzurre. “È uguale alle altre!”
Distesa sul mio letto, adesso, con il volto reclinato, gli occhi chiusi e le mani bianche coi palmi all’insù a fare contrasto con la coperta blu scuro, è una Madonna.
Sedevano su un muretto bianco, dando le spalle al mare. Qualcuno faceva il bagno nelle zone meno inquinate. Erano perlopiù anziani che, in preda alla nostalgia, si abbandonavano alle acque opache e ai rifiuti di plastica.
Il viso di Eva si contrae per il bruciore della ferita. Anche il sole brucia, imponente, contro i gusci vuoti delle case, sull’asfalto silenzioso; pare che non pioverà mai più.